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STANDPOINT| Flickers of hope amidst gloom. PUNTO DI VISTA | Barlumi di speranza in mezzo alle tenebr


The Comprehensive Agreement on Socio-economic Reforms (CASER) is the main substantive agenda item at hand in the current peace talks between the Government of the Republic of the Philippines (GRP) and the National Democratic Front of the Philippines (NDFP), as the talks proceed to the 5th round in The Netherlands on May 27 to June 2, 2017. Agrarian Reform and Rural Development (ARRD) is the first important part of this agenda item.

Significant progress has been achieved on ARRD in the previous rounds, with an agreement, in principle, for “free land distribution” as the most effective way of rectifying the age-old problem of social justice for the peasantry, the most numerous class and the most oppressed and exploited, together with the working class, in Philippine society.

The NDFP’s top priority in ARRD is for the expropriation and free distribution to the landless peasants of all sullied feudal landholdings in the country. The NDFP is determined to restore the lands to their historically rightful owners: the poor, landless peasants.

Most of these landholdings were actually owned by the descendants of the peasants themselves more than a century ago. But through various foul means, these lands have been unjustly appropriated by the ancestors and descendants of big landgrabbers.

Thus, there is a need to correct the historical injustice perpetrated against the peasantry by returning these lands to the actual tillers and rightful owners.

While significant agreements have been worked out on ARRD, and there are good prospects for other sections on CASER, certain obstacles remain in the progress of the whole peace negotiations.

The GRP has continued to use the remaining more than 400 NDFP-listed political prisoners as bargaining chips for an indefinite ceasefire, even without implementation (or any firm assurance) of basic reforms for the benefit of the people.

The GRP president has even said in his usual frank talk, that he would only release the political prisoners, when there is a final peace agreement. Such a position does not help in creating an atmosphere conducive to the forging of agreements that the GRP president himself wishes for.

Former GRP presidents Corazon Aquino and Fidel Ramos actually released all political prisoners in the spirit of the peace talks during their respective regimes. It appears that, upon the problematic advice of “spoilers” within the AFP, the current president has made a turn around from his earlier promise — of granting amnesty for political prisoners as the most expeditious manner of release and expression of goodwill — as was made before NDFP Peace Panel Chairperson, Fidel Agcaoili.

Another nagging contradiction has been the continued surveillance, and even arrest, of NDFP consultants who are supposed to be protected such by the NDF-GRP Joint Agreement on Safety and Immunity Guarantees (JASIG).

Last February 6, Ariel Arbitrario, an NDFP peace consultant, was rearrested, despite being JASIG-protected and having been an actual participant in the initial rounds of formal talks in Norway in August and December 2016.

Another JASIG-protected NDFP consultant in the field, Ferdinand Castillo, was arrested last February 12 in Caloocan City.

Arbitrario was subsequently released upon the formal protest of the NDFP negotiating panel, but Ferdinand Castillo remains in detention.

The latest case of hostile action against JASIG-protected NDFP consultants has been the arrest of Rommel Salinas, last May 11, in Ozamiz City, Misamis Occidental.

It has also become worrisome for the NDFP that more and more from the state’s military are now being put in top cabinet positions in the government.

The GRP president should assert his authority over the AFP leadership, that has so far played the role of “spoiler” and, in their public statements and actual actions in the field, has even openly contradicted some of his policy positions in promotion of the peace process.

GRP president Duterte can greatly help in moving the peace process forward by taking bold initiatives in the peace negotiations, just as he has been showing positive efforts at pursuing an independent foreign policy.

As it continues to push for the removal of obstacles that have been standing in the way of the peace talks, the NDFP looks forward to making more progress in the process as both sides prepare for the 5th round of formal talks in the coming last week of May to the first week of June.

The author Alan Jazmines is an NDFP Political Consultant and Vice Chairperson, NDFP Reciprocal Working Committee on Socio-Economic Reforms

Traduzione

Di Alan Jazmines *

21 maggio 2017

L'accordo globale sulle riforme socioeconomiche (CASER) è l'argomento principale all'ordine del giorno negli attuali colloqui di pace tra il governo della Repubblica delle Filippine (GRP) e il Fronte Nazionale Democratico delle Filippine (NDFP). Il 5 ° turno dei colloqui sta per svolgersi nei Paesi Bassi dal 27 maggio al 2 giugno 2017. La riforma agraria e lo sviluppo rurale (ARRD) è la prima parte importante di questo punto dell'ordine del giorno.

Il lavoro sulla riforma agraria (ARRD) ha conseguito progressi significativi nei precedenti incontri, con un accordo, in linea di principio, per la "ridistribuzione della terra" come il modo più efficace per sanare il vecchio problema della giustizia sociale per I contadini, la classe più numerosa , più oppressa e sfruttata, insieme alla classe operaia, nella società filippina.

La priorità principale per il Fronte Democratico (NDFP) sulla riforma agraria (ARRD) è l'espropriazione e la distribuzione gratuita ai contadini senza terra di tutti i terreni feudali del paese. Il Fronte Democratico (NDFP) è determinato a restituire le terre ai proprietari storicamente legittimi: i contadini poveri e senza terra.

La maggior parte di questi terreni erano di proprietà dei contadini e dei loro discendenti più di un secolo fa. Ma attraverso vari mezzi scorretti, queste terre sono state ingiustamente prese dai grandi latifondisti.

Pertanto, c'è bisogno di correggere l'ingiustizia storica perpetrata nei confronti dei contadini, restituendo queste terre ai veri e legittimi proprietari.

Mentre sono stati elaborati accordi significativi sulla riforma agraria (ARRD) e ci sono buone prospettive per altre sezioni dell'accordo sulle riforme socio economiche CASER, rimangono alcuni ostacoli nel progresso di tutti i negoziati di pace.

Il Governo della Repubblica delle Filippine ha continuato a utilizzare i più di 400 prigionieri politici rimanenti legati al Fronte Democratico (NDFP) come mezzi per negoziare un cessate il fuoco indefinito, anche senza implementazione (o certa garanzia) di riforme di base a beneficio del popolo.

Il presidente del Governo della Repubblica delle Filippine (GRP) ha anche detto nel suo solito modo franco, che avrebbe liberato i prigionieri politici solo al raggiungimento di un accordo finale di pace. Una tale posizione non aiuta a creare un'atmosfera favorevole alla contrattazione degli accordi che il presidente del GRP desidera. Gli ex presidenti del GRP Corazon Aquino e Fidel Ramos hanno effettivamente liberato tutti i prigionieri politici nello spirito dei colloqui di pace durante i loro rispettivi regimi. Sembra che, su consiglio di "guastatori" all'interno delle Forze Armate Filippine (AFP), l'attuale presidente sia tornato indietro rispetto alla sua precedente promessa di concedere amnistia ai prigionieri politici - come il modo più rapido per liberarli ed espressione di buona volontà.

Un'altra grave contraddizione è stata la continua sorveglianza, e persino l'arresto, di negoziatori del Fronte Democratico (NDFP) che dovrebbero essere protetti in tal senso dall'accordo congiunto fra il Fronte Nazionale Democratico ed il Governo della Repubblica delle Filippine sulle garanzie di sicurezza e di immunità per I negoziatori (JASIG).

Lo scorso 6 febbraio, Ariel Arbitrario, un negoziatore per la pace del Fronte Democratico (NDFP), è stato arrestato, nonostante fosse protetto dal trattato JASIG e nonostante che abbia partecipato ai primi colloqui formali in Norvegia fra l'agosto e il dicembre 2016.

Un altro negoziatore del Fronte Democratico (NDFP) protetto dal trattato JASIG, Ferdinand Castillo, è stato arrestato lo scorso 12 febbraio a Caloocan City.

Ariel Arbitrario fu poi liberato dopo la protesta formale del gruppo di negoziatori NDFP, ma Ferdinand Castillo rimane in detenzione.

L'ultimo caso di azione ostile contro i negoziatori NDFP protetti dal trattato JASIG è stato l'arresto di Rommel Salinas, l'11 maggio 2017, a Ozamiz City, Misamis Occidental.

E 'diventato preoccupante per il NDFP anche il fatto che sempre più militari dello stato sono ora messi nelle posizioni principali del governo

Il presidente della GRP dovrebbe affermare la sua autorità sulla leadership delle Forze Armate delle Filippine, che ha finora svolto il ruolo di "guastatore" nelle sue dichiarazioni pubbliche e nelle azioni reali sul campo, ed ha anche contraddetto apertamente alcune delle sue posizioni politiche nella promozione del processo di pace.

Il presidente della GRP, Duterte, può contribuire notevolmente a far avanzare il processo di pace prendendo iniziative audaci nei negoziati di pace, proprio come ha dimostrato di voler fare per perseguire una politica estera indipendente.

Mentre continua a spingere per rimuovere gli ostacoli frapposti ai colloqui di pace, Il Fronte Democratico Nazionale delle Filippine attende con impazienza di fare più progressi nel processo di pace in quanto entrambe le parti si preparano al quinto round dei colloqui formali che avranno luogo dall'ultima settimana di maggio alla prima settimana di giugno.

* L'autore Alan Jazmines è un negoziatore politico del Fronte Democratico Nazionale e vicepresidente NDFP del comitato di lavoro congiunto per le riforme socioeconomiche


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